|
Le fasi della produzione avicola industriale
|
|
Se sei interessato alla tecnica avicola, visita anche la nostra Pagina
delle F.A.Q.
|
|
L'industria avicola
è relativamente giovane, essa nasce in Europa nell'immediato
dopoguerra e si sviluppa tra gli anni cinquanta e sessanta. Prima di
allora infatti i polli venivano allevati dai contadini in quantità
sufficienti solo ad un limitato commercio locale; l'avvento dell'era
industriale e la relativa concentrazione della popolazione negli
agglomerati urbani ha radicalmente mutato i bisogni della società
creando i presupposti per la nascita dell'industria alimentare in
tutti i suoi vari settori. Inizia quindi la selezione delle razze
effettuate attraverso gli incroci tra razza e razza per ottenere
animali resistenti alle malattie, con caratteristiche organolettiche
migliori, ecc. In Italia nascono quindi le prime strutture per
l'allevamento dei polli, la produzione di mangime e la macellazione
che poi si svilupperanno negli anni facendo tesoro delle tecnologie
più sofisticate per rispondere alla sempre crescente domanda di
quantità e qualità del prodotto.
|
Le fasi della produzione avicola industriale.
|
-
Per fare un pollo ci vuole un pulcino, per avere un pulcino ci
vuole un uovo per fare un uovo ci vuole una gallina, ma non
una gallina qualsiasi, già, perché così come non tutte le
mucche sono uguali (ci sono le razze da latte e quelle da
carne!) neppure le galline sono tutte uguali, ci sono quelle per
fare le uova "da consumo" e quelle per fare le uova
"da cova". Le uova da cui si ottengono i pulcini
destinati a diventare polli da carne (dette "da cova")
sono ben diverse da quelle che comunemente si trovano nei negozi
(dette "da consumo) per due precisi motivi: - il primo è
che si tratta di uova fatte da galline di razze pesanti, cioè
da razze appositamente selezionate per ottenere soggetti idonei
alla produzione di carne; tali galline sono chiamate "da
riproduzione" ovvero "riproduttori" (in gergo
tecnico "Parents"). - il secondo è che sono uova
"fecondate" dai galli (si perché tutte le galline
fanno le uova, ma se la gallina non è stata fecondata da un
gallo l'uovo non è fecondato e quindi, anche se covato, non
nascerà nulla); I pulcini di riproduttori (1 maschio ogni 10
femmine) vengono portati in specifici allevamenti e allevati per
un periodo di circa sei mesi; decorso questo tempo inizia poi il
periodo di "produzione" ovvero della deposizione delle
uova che dura dai sei agli otto mesi. Al termine di tale periodo
i parents terminano la loro fase attiva e quindi vengono avviati
a macellazione e sostituiti con altri capi freschi.
-
Le uova raccolte nell'allevamento dei riproduttori vengono
quindi inviate in appositi centri detti "incubatoi";
in questi centri vi sono macchine apposite che, mantenendo
condizioni di calore ed umidità costanti, simulano la cova
della gallina . Tale fase ha una durata di 21 giorni al termine
dei quali si ha la "schiusa" ovvero la nascita dei
pulcini broiler.
-
Dopo la schiusa i pulcini vengono trasportati negli
allevamenti ove vengono "accasati" in numero variabile
a secondo del tipo di produzione cui sono destinati da un minimo
di 10 ad un massimo di 15 capi al metro quadro. Gli allevamenti
sono delle strutture coperte dotate di impianti di ventilazione,
di riscaldamento e di raffreddamento per assicurare una adeguata
circolazione dell'aria ed una temperatura ideale durante tutto
l'anno nonchè attrezzate con sistemi per la somministrazione di
mangime e di acqua a piacimento. Contrariamente a quanto si
pensa comunemente i polli vengono allevati esclusivamente
"a terra" e non in gabbia; infatti all'interno degli
allevamenti viene posta una lettiera composta da trucioli o
lolla di riso ed i polli restano liberi di muoversi per
raggiungere le mangiatoie e gli abbeveratoi che distribuiscono
la razione giornaliera in modo automatico. Qui i pulcini sono
seguiti quotidianamente dagli allevatori sotto il controllo dei
Servizi Tecnici delle aziende e dei Servizi Sanitari delle ASL
competenti fino al momento del raggiungimento del peso ottimale,
quindi avviati al macello. Questo ciclo dura a secondo del peso
da raggiungere da un minimo di 38 giorni per i polli più
leggeri destinati all'uso rosticceria ad un massimo di 65 giorni
per i polli grandi.
-
E' la fase di produzione del mangime necessario
all'alimentazione sia dei riproduttori che dei polli. Il mangime
usato in avicoltura è prodotto in stabilimenti specifici detti
appunto "mangimifici" ed inviato negli allevamenti ove
viene stoccato in appositi silos e distribuito agli animali.
Esso è composto principalmente da mais, frumento e soia che
costituiscono circa il 95% della razione, il restante 5% è
invece costituito da sali minerali e vitamine necessari ad una
sana crescita dell'animale.
-
Le strutture di macellazione sono vere e proprie industrie
alimentari rispondenti a severe norme igienico sanitarie sia per
le strutture che per i processi utilizzati. Esse possono
svolgere le proprie funzioni solo alla presenza di un Ufficiale
Sanitario distaccato dall'ASL competente che verifica ogni fase
del processo produttivo. I macelli sono costituiti da una catena
alla quale sono applicate delle staffe alle quali manualmente
vengono appesi per le zampe i polli; questa catena trasporta i
capi nelle varie stazioni di lavoro fino al confezionamento in
un ciclo continuo. Le fasi dell'abbattimento sono le seguenti: -
stordimento: ottenuto mediante elettricità indotta; -
iugulazione: ovvero taglio della carotide; - dissanguamento:
ottenuto per sgocciolamento; - spiumatura: ottenuta portando i
capi in un bagno caldo per dilatare i pori e quindi il passaggio
attraverso macchine apposite munite di rulli con dita in gomma.
- eviscerazione: ovvero l'estrazione con macchinari specifici
delle interiora dei polli. - raffreddamento: per consentire la
durata del prodotto e bloccare lo sviluppo di batteri che
porterebbero ad un rapido deterioramento delle carni i capi
vengono trasferiti in appositi tunnel di raffreddamento ove
stazionano il tempo necessario a smaltire il calore residuo (in
Italia tale fase prevede per legge l'esclusivo utilizzo
dell'aria, mentre in altri paesi è consentito inserire le
carcasse in vasche di acqua fredda); - sezionamento e
confezionamento: i polli interi vengono sezionati con sistemi
semi automatici per ottenere i tagli principali (filetto, cosce,
fusi, sovracosce ed ali) e confezionati per la loro
commercializzazione.
|
|
|
Due immagini delle moderne linee di lavorazione e confezionamento
installate presso lo stabilimento Avisco
di Rivolta d'Adda. |
|
|
|